Statico o dinamico? (equilibrio)

In generale, ci son due principali modalità per affrontare vari esercizi ginnici, siano essi di potenziamento, equilibrio, allungamento: statica o dinamica. E la dinamica, a sua volta, si può suddividere in sottocategorie.

Equilibrio

Nel caso dell’equilibrio facciamo l’esempio semplice di stare in piedi su una gamba sola. Solitamente per istinto si mantiene una postura eretta e la gamba d’appoggio distesa; in questo modo il corpo diventa una struttura unica e rigida (se abbiamo una buona tonicità posturale) e tutto il “gioco” dell’equilibrio avviene a livello del piede e della caviglia, dove l’articolazione rimane l’unico snodo in cui attuare delle compensazioni.

Provando invece a sbloccare il ginocchio della gamba d’appoggio, piagandolo appena un po’, si aggiunge un altro punto di sblocco, e così via, se si sbloccano le anche, se si allargano le braccia…

L’aggiunta di più punti di sblocco rende ovviamente più dinamica la situazione di equilibrio che potrebbe essere, nei diversi casi, favorita o compromessa a seconda delle capacità di controllo dei singoli snodi articolari.

Ed è utilissimo l’uso di entrambe le tecniche di equilibrio (quella “statica” o semirigida e quella dinamica) per concentrare sforzo e capacità dove maggiormente interessa, in un solo punto o in modo più generale, dinamico e armonico.

 

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