Reset

Le agognate vacanze servono eccome!

A parte la necessità di staccare per un po’ la spina da impegni, fatiche e routine quotidiane, dal punto di vista “bio-sportivo” si verifica un particolare effetto: variazione di orari, modifica di bioritmi, veglia-riposo, alimentazione più regolare (a volte non sempre) e sospensione degli allenamenti (o un loro adattamento/riduzione in base anche a caratteristiche logistiche, mancanza di attrezzatura, etc…) portano ad un reset di molti parametri bio-psico-fisici.

Lo stesso avviene in modo più specifico anche a livello motorio con reset biomeccanici e muscolari che possono tornare utili poi per una ripresa brillante.

[da una foto di Valeria Zanini]

[da una foto di Valeria Zanini]

Ieri, per me, era il rientro con un semplice allenamento di corsa in scioltezza con variazioni… una sorta di fartlek rilassante. Le piacevoli sorprese sono state riscaldamento e defaticamento al ritmo di 4’/4’10” al km.

L’effetto reset, oltre a consentire il recupero di fasce muscolari contratte, ha fatto sì che tornassero a galla i ritmi ormai “registrati” (in particolare in chi ha fatto decenni di attività, specialmente in pista d’atletica): i classici 36″ sui 200 metri (3’/km), 40″, 48″ tornano fuori con facilità e precisioni stupefacenti.

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