Le agognate vacanze servono eccome!
A parte la necessità di staccare per un po’ la spina da impegni, fatiche e routine quotidiane, dal punto di vista “bio-sportivo” si verifica un particolare effetto: variazione di orari, modifica di bioritmi, veglia-riposo, alimentazione più regolare (a volte non sempre) e sospensione degli allenamenti (o un loro adattamento/riduzione in base anche a caratteristiche logistiche, mancanza di attrezzatura, etc…) portano ad un reset di molti parametri bio-psico-fisici.
Lo stesso avviene in modo più specifico anche a livello motorio con reset biomeccanici e muscolari che possono tornare utili poi per una ripresa brillante.
Ieri, per me, era il rientro con un semplice allenamento di corsa in scioltezza con variazioni… una sorta di fartlek rilassante. Le piacevoli sorprese sono state riscaldamento e defaticamento al ritmo di 4’/4’10” al km.
L’effetto reset, oltre a consentire il recupero di fasce muscolari contratte, ha fatto sì che tornassero a galla i ritmi ormai “registrati” (in particolare in chi ha fatto decenni di attività, specialmente in pista d’atletica): i classici 36″ sui 200 metri (3’/km), 40″, 48″ tornano fuori con facilità e precisioni stupefacenti.