Reduci dalle festività
Attingendo ancora dai suggerimenti del compianto prof. Carlo Cannella, affrontiamo il tema del periodo post-natalizio e dei buoni propositi per l’anno iniziato. I “fioretti” di molti riguardano il doversi rimettere in forma dal punto di vista fisico dopo gli eccessi alimentari delle festività. E siamo pure entrati nel Carnevale.
Bisogna essere saggi. La prima cosa da fare è controllarsi con panettoni residui, torroni, cioccolatini, frittelle e crostoli, ricordando che il nostro organismo non è un ragioniere.
Fortunatamente, quando mangiamo molto assorbiamo poco e viceversa. Se, infatti, assorbissimo tutto quello che mangiamo durante le feste, diventeremmo tutti delle palle roteanti. Bisogna stare attenti, però, a non perseguire la strada opposta: se facciamo digiuno si perdono parte magra e liquidi, il che è altrettanto nocivo.
In sostanza, quindi, dobbiamo:
- eliminare gli eccessi;
- tornare alle abitudini precedenti ed eventualmente correggerle se già prima non erano perfette;
- e naturalmente fare del movimento.
Se usciamo da lavoro, ceniamo e dopo ci sdraiamo sul divano, non va bene.
Poi, praticamente, si può mangiare tutto, purché con moderazione, provando a diminuire alcune porzioni (ad esempio di pasta, carne, formaggi) per aumentare semmai quelle di frutta e la verdura.
Per gli alcolici la dose è sempre quella consigliata: un bicchiere di vino a pasto, se piace. Non è obbligatorio, dato che i polifenoli e gli antiossidanti sono presenti anche nella frutta e negli ortaggi, ma anche nel tè e nel caffè. Eviterei gli aperitivi e le esagerazioni del dopo cena. Una grappa va bene come digestivo ogni tanto. Ma deve essere l’eccezione, non la regola.
E noi podisti?
Movimento ne facciamo già, no? Come si “bruciano” i grassi?
Per percorrere un chilometro un podista allenato spende mediamente circa 1 Kcal per ogni Kg di peso.
Il consumo di grassi come fonte energetica avviene in modo efficace con sforzi prolungati, ma a bassa intensità (circa il 75-80% della FCmax), dove “prolungati” significa almeno 40 minuti. Si è visto infatti che, sebbene anche il metabolismo “venga allenato” e quindi nei podisti evoluti l’utilizzo energetico dei grassi si attivi già dopo 10 minuti, nei comuni podisti non si innesca prima dei 40’.
Nella spesa energetica, però, si deve considerare che usiamo sempre una miscela di carburanti. Ecco una schematica tabella dove si può notare come, all’aumento della distanza e al diminuire del ritmo, le percentuali di consumo si spostino verso i grassi.
tempi | gr. di carboidrati | gr. di grassi | |
km.10 | 30’
45’ 1h00’ |
165
150 140 |
5,5
8,0 10,0 |
mezza maratona | 1h08’
1h40’ 2h15’ |
295
275 265 |
20,2
36,0 45,0 |
maratona | 2h20’
3h40’ 5h00’ |
530
450 400 |
89,5
130,0 260,0 |
Una buona notizia, inoltre, è che, grazie a un interessamento ormonale, si continuano a consumare grassi anche dopo il termine di un allenamento di lunga durata.