Restituzione Teatrale – Scuola Gonzati Classi Quinte 2013

1Questo era il secondo anno di attività teatrale.
Nel primo anno avevamo cercato di conoscere il teatro e di avvicinarlo attraverso quegli schemi standard della tradizione. Concludemmo con un vero spettacolo, utilizzando, però, un soggetto preconfezionato per godere con relative semplicità e facilità dei “frutti” del palcoscenico.

Nel contempo, però, già lo scorso anno, iniziava per i ragazzi il percorso per diventare autori di se stessi, avvicinando le varie forme di scrittura per creare in autonomia. Quest’anno, quindi le rappresentazioni non saranno veri spettacoli, ma trasposizioni animate dei testi elaborati dai ragazzi, i quali hanno potuto far tesoro anche dell’incontro con la scrittrice Cristina Bellemo.

Abbiamo ovviamente ripreso elementi di base della recitazione e lavorando anche durante orari dedicati all’attività motoria, perché la comunicazione, di cui il teatro è uno dei mezzi privilegiati per realizzarla, si perfeziona non solo con la parola. Anzi la componente verbale è solamente il 10% del comunicare: il resto è meta-comunicazione, cioè tono di voce, pause, silenzi, ritmi, espressioni del volto, movimenti, odori e colori.

Abbiamo utilizzato anche degli specchi perché questi semplici oggetti incarnano in sé stessi caratteristiche del fare teatro: guardare verso di sé, guardare con occhi diversi, guardare con un filtro. Uno specchio che può deformare, invertire la destra con la sinistra o l’alto col basso. Può spaventare, disorientare, provocare vertigini o divertire … creare, in definitiva, emozioni. Strumenti esterni per poi utilizzare o controllare anche quelli interni a noi, i neuroni specchio, che condizionano il nostro rapportarci con gli altri e con noi stessi, con quello che vediamo e quello che facciamo.

E collegato a questo c’è il superamento del complesso di Medusa: riuscire cioè ad affrontare il “mostro” guardando oltre, altrove. Ecco che il pubblico, una paura, un ostacolo, una difficoltà, vengono superati con la condivisione, con l’appoggio del partner sul palco, con l’aiuto dell’amico, con la disciplina e la passione del teatrante.

La passione, intesa come massima espressione di un sentimento, è per definizione incontrollabile e si identifica col caos, col travolgimento totale dell’individuo. L’ordine e la disciplina al contrario non permettono distrazioni, tentazioni e quindi passioni. Le arti di gruppo, come il teatro, la musica d’insieme, ma anche lo sport di squadra riescono invece a conciliare queste due cose inconciliabili: passione e disciplina.

Chiaramente può esserci o meno il talento.

E poi c’è il genio: fantasia, intuizione, decisione e velocità d’esecuzione.

E l’improvvisazione teatrale che, si dice, stia tra la follia e la consapevolezza, tra la dissociazione e la libertà concessi solo al folle, tra razionalità e stati alterati di coscienza.

Oggi quindi non un grande spettacolo bello pronto, ma tanti, brevi, originali racconti, in cui s’invita ad osservare e concentrasi più che altro sui particolari: la costruzione narrativa delle brevi storie, le tematiche affrontate con maturità, i singoli movimenti dei personaggi in scena, l’utilizzo degli spazi teatrali (fino a romperli infrangendo la quarta parete)….

Tutto, scrittura, idea dei costumi, scenografia, è stato affidato ai ragazzi, che sono stati da noi solamente guidati.

Sul palcoscenico c’è un mondo,
un bel mondo,
ma quello vero è lì,
fuori.
E chissà come sarà il vostro mondo,
chissà se diventerete imprenditrici,
veterinari,
ranger,
e se avrete in casa pulcini,
gatti o cani da tartufi.
Tutto questo non si può sapere ora,
però una cosa la sappiamo:
che nello spettacolo della vita
non contano le cadute,
ma come fare gli atterraggi.
Ed essere persone
non solo personaggi.

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2 risposte a Restituzione Teatrale – Scuola Gonzati Classi Quinte 2013

  1. sonia scrive:

    c’è qualcosa di nuovo oggi nell’aria, anzi d’antico…. Che belle emozioni che si percepivano guardando questi bambini, ormai ragazzini. Vederli ieri super-impegnati in questo loro strepitoso lavoro e vedere poi le foto del primo giorno di scuola… piccoli… con le magliette bianche che arrivano alle ginocchia. Ritornare con il pensiero ai primi giorni di scuola, ho ancora il messaggio ricevuto da Elena: “GRAZIE! SONO EMOZIONATISSIMA” 15/09/2008 ALLE 7:29 e vederli poi in cortile giocare a “muccio”… sono immagini che ti portano all’antico… bambini sono, come noi lo siamo stati, e nelle piccole cose almeno riusciamo a rivederci e ri-emozionarci. Grazie classi 5 della scuola elementare L. Gonzati anno 2012/2013!

  2. Enrico VIVIAN scrive:

    confermo la magia del teatro, sperimentato anche con la classe di Camilla prima di Natale: devo ancora pubblicare le immagini del concerto di fine anno, trasformato in musical

    poi, se ci pensiamo bene, la nostra vita è un continuo show dove, più che la recitazione, sono apprezzate continuità e congruenza

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