Al passo (senza camminare)

rolleFreddo. Ogni tanto una nube porta del nevischio per 5-10 minuti. Ma c’è anche un bel sole.
Quando anche la punta del Cimon della Pala non è più infuocata, ma diventa grigia passando all’ombra della sera, quella è l’ora di voltarsi e rientrare.

Poco più di 8 km di corsa in poco più di 40′, su saliscendi a 1900 metri di quota.
Umh… -10°C, la tuta da sci di fondo in verità non mi proteggeva bene le braccia dal freddo (vero è che sciando gli arti superiori sarebbero muscolarmente più impegnati, ma anche Pizzolato poco tempo fa osservava che certe calzamaglie tecniche concentrano freddo e umidità sulle ginocchia).

telemark

discese a telemark

Passo Rolle è da sempre un campo base per noi istruttori del CAI: corsi, esami, aggiornamenti, lezioni, gite, telemark e poi numerose esercitazioni su neve e valanghe con gli amici finanzieri.
E per me è anche un luogo di rigenerazione: sto in famiglia, sto tra le montagne, recupero un po’ di forma e di salute. Questione di adattamenti.

Stesso periodo, lo scorso anno:
dopo circa 6 mesi di stop quasi totale dalla corsa, ripresi finalmente a correre veramente. E lo feci nella miglior cornice: a quasi 2000 metri, discesa da Passo Rolle per 6 km e risalita nel totale di 1 ora, all’imbrunire, sotto una fitta nevicata, barba rossa e tuta da fondo a ricordare l’orso dello sci nordico Vladimir Smirnov, strada deserta, asfalto vellutato di bianco ma non scivoloso… [i tendini stavano recuperando, avevo ripreso un po’ di ultrasuoni in attesa di nuove terapie specifiche prescrittemi da un ex medico della nazionale di atletica].
Un paio di giorni dopo, bene! 4x500m. in salita a 1900 m. di quota in 2’20”, rec. 500 m. di corsa lenta in discesa.

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Una risposta a Al passo (senza camminare)

  1. Enrico VIVIAN scrive:

    scaramantica vacanza portafortuna!

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