Allenamento sensibile
Alle 6.00 non trovavo più la compagnia di Morfeo, dio del sonno… e allora via, per oggi evitiamo di allenarci durante la pausa pranzo.
- ore 6.10 partenza (a digiuno)
- km.2 di riscaldamento
-
allunghi di m. 300 in salita fino al primo accumulo di acido lattico percepibile a livello muscolare (nel mio caso, nelle ultime due occasioni di questo tipo, 4 allunghi) – recupero di corsa lenta in discesa
- quindi ancora un ultimo allungo conclusivo
- per finire km. 5 in progressione (pensando a quello che ora sto scrivendo)
(tot. km. 10,3 in 48′ circa)
Arrivo a casa alle 6.55, mia moglie, appena alzata, è al balcone e può aprirmi il cancello. La saluto inviandole un bacio.
Piedi sensibili
Anche oggi ho provato le mie nuove Brooks Pure Flow. Fanno parte di una recente linea di scarpe che viene classificata tra le “minimaliste” pur discostandosi non di poco dalle compagne di altri marchi. A differenza delle altre, infatti, non è un semplice scheletro spogliato di tutto. Rimangono ancora sufficientemente strutturate, ammortizzate e ovviamente reattive. La cosa più interessante è l’innovativa forma del tallone che consentirebbe di spostare il baricentro dell’appoggio verso l’avampiede (il punto di primo contatto con il suolo sarebbe spostato 3 cm in avanti). Certamente da verificare, come anche il controllo attivo del piede grazie alla forma anatomica dell’intersuola e la flessibilità/sensibilità dell’avampiede che consentirebbe all’alluce di stabilizzare l’appoggio naturalmente e di favorire la spinta.
Andranno bene per me?
- 65 kg. x 171 cm.
- ritmi tra 4’00” e 4’20″/km. su mezza e maratona
- appoggio abbastanza neutro ma con arco plantare alto e conseguente dorso del piede alto e ricurvo
- ricorrente tendinite achillea
- corsa elastica con buona velocità di base (derivante dal mezzofondo veloce)
- discreta forza muscolare (derivante da siepi e corsa in montagna)
Le sensazioni per ora sono buone (solo oggi una vescica all’attacco del secondo dito del piede destro), ma dovrò verificare muscoli e tendini sulla distanza. Rispetto alle intermedie Launch, le altre mie scarpe Brooks, le Pure Flow guadagnano in leggerezza per più del 6% del peso. Dopo allenamenti e ulteriori prove, valuterò seriamente se correre con l’uno o l’altro paio a novembre a New York.
BROOKS Pure Flow da usare con attenzione e moderazione.
Per la maratona io sceglierei la compagnia delle BROOKS Launch, oppure, se vuoi abbassare il dislivello retropiede-avampiede, provare SAUCONY Ride5, sempre rimanendo fra le scarpe neutre. Altrimenti ASICS Sky Speed.
Buone corse, Enrico