Scuole & Nordic
Come Gruppo Sportivo Alpini di Vicenza siamo stati chiamati a gestire una mattinata coi ragazzi delle scuola secondaria di Castegnero, nell’ambito dell’iniziativa delle “Giornate dello Sport” volute dalla regione Veneto.
Abbiamo proposto attività di Marcia di Regolarità e, con il sottoscritto, di Nordic Walking.
Bocca della verità
Si dice così dei bambini ed è vero anche per la tecnica sportiva.
Ciascuno è arrivato abbigliato e “atteggiato” con le sue passioni sportive: chi vestito da calciatore coi colori della sua squadra, chi, praticante, indossava anche le sue scarpette da calcio, chi portava la maglia della squadra di atletica, chi le ginocchiere da pallavolo, per niente necessarie.
Osservandoli bene si intuivano le loro provenienze “motorie” e, messi alla prova, evidenziavano il loro dinamismo differente:
pur con la scontata variabilità soggettiva, l’atletica leggera si conferma come la più completa delle attività di base nel “garantire” coordinazione ed equilibrio motorio, mentre per le altre “provenienze sportive” si evidenziano difficoltà di assimilare i gesti coordinativi necessari a semplici esercizi motori: coordinare arti destri o sinistri, distinguerli, abbinarli, seguire un ritmo preciso, associare movimenti ad un ritmo, etc.
Tutti hanno, però, dimostrato interesse (pur con le normali vivacità del caso) anche verso il nordic walking, una disciplina ancora “non comune” specie per i più giovani.
Devo dire, poi, che l’ambiente di periferia, rispetto alla “grande” città, fortunatamente conferma e conserva ancora alcuni vantaggi della vita “di campagna”: anche solo ad occhio, si nota subito la minor frequenza di ragazzi in sovrappeso e, comunque, una maggiore coordinazione in generale rispetto ad esperienze fatte con ragazzi di Vicenza-città dove le difficoltà citate prima sono amplificate e più diffuse.
Rimane, quindi, alla fine, come spesso accade, il grazie sincero di molti ragazzi e il mio grazie a loro per l’esperienza fatta assieme.
E, tra le varie domande, dopo aver scoperto il mio titolo di campione italiano…
“ma in questo sport si prendono soldi?”
Viva la sincerità!