Quid est veritas?
Domanda molto seria e difficile, con precedenti religiosi e filosofici. Se si considerano, però, solo alcune verità, forse, si viene a capo di qualcosa. In campo scientifico, ad esempio, si riesce ad ottenere delle certezze e secoli di storia del pensiero scientifico hanno portato l’uomo ad usare metodiche e processi di critica e autocritica nel percorrere le strade del progresso e delle scoperte. E, chiaramente, se alcune certezze rimangono tali, altre vengono superate da nuove scoperte o si evolvono e si trasformano.
Bertrand Russell affermava che “il dramma presente è dovuto al fatto che abbiamo imparato a comprendere e a dominare, in proporzioni spaventose, le forze della natura fuori di noi, ma non quelle che si incarnano in noi stessi”.
Russel si riferiva alla bomba atomica, ma anche adesso quella frase ben si adatta al dilagare del diffuso (falso) nozionismo: i nuovi mezzi, internet in primis, mettono a disposizione di tutti innumerevoli fonti di “conoscenza” e mettono tutti nelle condizioni di divenire essi stessi altre fonti di conoscenza.
La famosa wikipedia, ad esempio, ha moltissimi pregi ma anche molti limiti. Non si può prescindere da una conoscenza e preparazione seria o da un senso critico equilibrato nel momento in cui si scrive o si legge quel che si trova o quel che ci arriva via mail.
Banalmente, anche l’aperitivo ha l’onore di essere citato nella enciclopedia del web, ma la pagina era stata scritta in modo orrendo, con strafalcioni metabolico-nutrizionali degni di denuncia; io stesso sono intervenuto modificando la pagina per renderla più vicina alla verità delle cose.
Ma sono molte le questioni legate alle verità scientifiche che si rincorrono nella quotidianità. Enrico affrontando le Tecar-terapie sottolineava che purtroppo non sarebbe riuscito a distinguere i contributi della terapia da quella del tempo (= autoguarigione!).
Ed è un problema non da poco: in fisica sanitaria, farmacologia, tecniche mediche (ma anche epistemiologia) la questione tempo è un fattore cruciale.
Testare (e attestare) metodiche e rimedi è sempre dura. Per questo si parla di metodi scientifici, di rigore scientifico, di studi in doppio cieco, pur senza precludersi nuove strade, nuove tecniche, nuove scoperte.
Io stesso col taping neuromuscolare (o K-tape, kinesiotaping) mi son curato i tendini d’Achille, trovandomi bene e risolvendo i problemi, ma ho fatto anche laser ND-Yag, RexonAge, recupero funzionale, riposo per quasi 6 mesi.. cosa mi avrà fatto guarire? Il K-tape funziona? Sicuramente la natura elastica del materiale scarica e distribuisce delle forze, e fin qua si può capire, ma ha anche reale effetto curativo, ha effetti di benefica vascolarizzazione?
Altro esempio l’ho avuto portando le figlie dalla pediatra, nel cui studio ho letto un avviso: “Il raffreddore (ndr. origine virale), che può essere accompagnato anche da tosse, passa in 7 giorni. Se si cura con farmaci passa comunque dopo 7 giorni“.
Ma valle a spiegare certe cose a certa gente.
Ecco, Russel a me piace ricordarlo anche quando si discute, si (s)parla e si combatte, tutti con la verità in tasca, su tecnologie, scienze innovative, scoperte valide o farlocche senza distinzioni (ogm, omeopatia, nodi di Hartmann, K-taping, intolleranze alimentari, fasci di neutrini, iPad, Fiori di Bach), per poi uscirsene con paure ancestrali, oroscopi, braccialetti, fatucchiere.
La formazione scientifica mi ha insegnato ad essere consapevolmente critico, ma anche a riporre fiducia in ciò che il progresso offre. E mi metto in gioco provando anche di persona: ho fatto, ad esempio, anche un DRIA test per le intolleranze alimentari; test (giustamente) non convenzionale: le sostanze da testare rimangono dentro fialette di vetro (materiale riconosciuto inerte, utilizzato non per nulla nei laboratori) eppure dovrebbero consentire all’operatore di rilevare qualcosa (in modo peraltro, spesso, non oggettivo).
Pure in campo nutrizionale si discute spesso sulla “verità”, anche se cose nuove si scoprono ed è lecito cambiare opinioni, sempre con senso critico e, ove possibile, rigorosità scientifiche. In molti casi poi, l’argomento è delicato. Certi stili di vita (e alimentari) derivano da scelte filosofiche/religiose molto intime e personali. E in quanto tali vanno rispettate, ma non tutte son certo da condividere a priori, non avendo alcune nulla a che fare con scienza e/o salute (ne parlo tra le righe anche in altri miei articoli).
Il veganismo, ad esempio, senza accorgimenti particolari può essere molto rischioso quando si tratta di bambini, anziani o malati. Ma anche nelle altre persone e pure col vegetarianismo va prestata molta prudenza per evitare spiacevoli sorprese (malnutrizione per difetto) che si instaurano molto lentamente compromettendo quel benessere che è il fine ultimo dell’alimentazione.
Anche mia moglie Valeria, astronoma, responsabile del Museo Astronomico La Specola di Padova, approfondendo proprio la storia della scienza e l’evoluzione del pensiero scientifico (oltre che degli strumenti), si esprime in questi termini:
Che tristezza! Sempre più millantatori e cialtroni fanno circolare in rete false notizie, come ben riportato ad esempio in questo articolo (ndr. quello più in basso riferito ai Maya), sostenendo che gli scienziati ci imbrogliano e ci manipolano, nascondendoci la verità per i loro loschi traffici; c’è addirittura chi è convinto che la Terra sia piatta, e immobile al centro dell’Universo, e chi dà per oro colato che i vaccini siano solo una gran manipolazione delle case farmaceutiche per far quattrini sulla pelle dei poveri bimbi, come se le malattie debellate nel mondo occidentale (e che mietono milioni di vittime in Africa) fossero un’invenzione. Criminali! Voglio vedere cosa faranno quando i bimbi non vaccinati europei torneranno ad ammalarsi di tifo, tubercolosi o meningite… (ndr. ed è provato, infatti, che motivazioni forti e inscalfibili di chi si oppone a certe campagne di vaccinazione, cadano letterelmente in frantumi nel momento in cui il rischio di essere vittima di quel morbo tocca da vicino o aumenta)
Ah… domani comunque finirebbe tutto:
Nibiru, Maya & dintorni
La presunta «apocalisse» del prossimo 21 dicembre rimbalza su tutti i media, e muove anche un giro di affari importante. Molte persone si lasciano suggestionare dalle false notizie che circolano incontrollate sulla rete e sono riprese dai canali d’informazione, a volte cadendo in una vera ansia.
Altri link utili e interessanti:
- CICAP (valido aiuto per diventare critici e consapevoli)
- Attivissimo servizio antibufala (altro ausilio molto valido contro tutte la bufale presenti in rete e via mail)
- Enrico, su Giorgio Odifreddi
- Vaccinazioni
- Influenza suina
- Influenzati?
DOPPIA CITAZIONE! NON MERITO TANTO!
Rileggendomi ho ritrovato gli argomenti che tu hai riorganizzato meglio. BRAVO!
Comunque, dopo aver scritto, il problema è farsi leggere.
A PRESTO, Enrico
Mah… non scrivo per esser letto: diciamo che faccio “divertissement” oppure “esercizi di stile” tipo Raymond Queneau… più per me che per altri.
È dunque, K tape si, no o ni? Io ho il ginocchio ‘con lo scotch’ in attesa di decidere a chi affidare il mio e suo destino…
La risposta è: perché no? C’è di bello nel k-tape che non ha particolari controindicazioni, quindi ben venga e… se fa qualcosa, bene!