Non mi riferisco al famoso libro. Piuttosto ricordo uno scambio di battute tra un medico anestesista e mio padre prima dell’intervento al menisco:
- “.. Orca!?…”
- “C’è qualcosa che non va dottore?”
- “No, no, anzi… lei la operiamo tra un battito e l’altro”
… aveva infatti misurato a mio padre una frequenza cardiaca inferiore ai 35 battiti/minuto.
Ecco, parliamo del cuore nell’attività sportiva tralasciando di proposito le varie patologie (ma magari in futuro parleremo anche di quelle). Il cuore è un muscolo particolarissimo, striato come i muscoli volontari ma involontario come i muscoli lisci, allenabile e adattabile.
Con l’allenamento aumenta le proprie dimensioni e la propria forza e quindi non ha più bisogno di elevate frequenze a riposo. Mantiene, però, la capacità di mettersi a “correre” e diventa “elastico” riuscendo a passare dai 35 battiti/min a riposo fino a superare anche i 200 battiti/min sotto sforzo massimale. E qui in mezzo ci stanno anche tutti i nostri cuori di podisti con le proprie caratteristiche che, diciamolo chiaramente, rimangono personali e quindi da verificare con opportuni test e/o strumenti. Studi e teorie ci danno anche semplici formule o calcoli generici (calcolo della freq. max, delle soglie…) che sono, sì, validi, ma man mano più approssimativi a seconda che si applichino a persone sedentarie, sportivi amatoriali, agonisti.
Un discorso a parte per la frequenza a riposo, che non si ricava da calcoli teorici o test, ma che si rileva facilmente da soli. Andrebbe misurata al mattino a letto poco dopo il risveglio e ci può dare anche indicazioni del nostro stato di salute, quando un’eventuale alterazione a livello basale determina un aumento del numero delle pulsazioni di 5 e più battiti al minuto. E sarebbe utile, per conoscere ancora meglio il nostro organismo, poterla controllare periodicamente (l’ideale sarebbe tutti i giorni), in modo poi da mettere i dati in un semplice grafico e capire, quindi, cosa ci condiziona positivamente o negativamente (allenamenti, sforzi, meteo, stagioni, malattie…).