Influenza suina

Mi è stato chiesto di dare un parere sull’argomento influenza: vaccino sì, vaccino no? …
Lo scrivo qui perchè magari può interessare a più di qualcuno.

Vaccinarsi?

in generale NO

Allora hanno ragione quelli che dicono che ci sono interessi commerciali, che è una bufala, etc.?

SI e NO… com’è usanza ultimamente e nell’era di internet, ci sono i contestatori di professione e chi protesta a prescindere. Per questo girano mail, catene, annunci su facebook etc… che accusano le multinazionali farmaceutiche, che denunciano allarmismi ingiustificati, che portano i classici esempi forti come supporto delle loro tesi (“sono di più i morti per il fumo”, “in Africa si continua a morire di malaria”…), così come quelli che invece si lanciano in catastrofismi esagerati… e come al solito l’informazione corretta è sempre lontana e nascosta.
Poi, detto tra noi, che ci siano interessi in ballo mi pare ovvio e in parte anche giusto.

Cos’ha sta influenza di diverso rispetto alle solite?

Non molto. Cioè, tutte quelle che chiamiamo influenza sono causate da alcuni virus RNA dalla famiglia degli Orthomyxovirus. Ci sono 3 tipi (A, B, C), ma una loro caratteristica è soprattutto quella di mutare facilmente e velocemente in numerosi ceppi o sottotipi. Ad esempio l’influenza A ha una trentina di ceppi (H1N1 non è altro che la sigla di uno di questi sottotipi).
Quelle che ci interessano maggiormente sono tutte del tipo A.
E quella di cui si parla tanto adesso non ha in effetti una virulenza maggiore rispetto a quelle stagionali (virulenza=capacità di superare le difese del corpo e provocare danni, in poche parole la gravità della malattia). Anzi la sua virulenza sembra addirittura abbastanza contenuta.

Allora perchè tutto sto can-can?

Semplicemente perchè quel che ha di particolare l’influenza “suina” è che è molto contagiosa. A livello statistico quindi aumenta il numero di ammalati e aumenta anche il numero di casi gravi (ma non in percentuale!!!).

Allora perchè non vaccinarsi?

La vaccinazione ha delle sue “regole” e degli scopi ben precisi, che solitamente non sono rivolti solo a proteggere il singolo individuo (ho già affrontato questo tema con maggiori dettagli).
Uno degli scopi principali riguarda la comunità, la società. E uno scopo a lungo termine è quello di eradicare la malattia in questione (vedi polio, vaiolo…). Questo però è possibile con certi tipi di malattie “stabili” che non mutano velocemente.
Nel caso dell’influenza invece è difficile star dietro alle continue variazioni del virus ed anche i vaccini che vengono preparati hanno un’efficacia variabile e spesso ridotta. Per questo vengono prodotti con specificità non solo per un singolo ceppo, ma per più ceppi virali con la speranza di centrare quelli che effettivamente poi circolano.
Quindi:

  1. c’è il rischio che i vaccini servano a poco
  2. i vaccini saranno pronti a breve solo per le categorie a rischio, protette, speciali (erogati tramite strutture/istituzioni riservate e organizzate), mentre saranno in commercio e quindi disponibili per tutti solo da gennaio 2010 (sembra) quando l’influenza avrà già contagiato buona parte della popolazione e sarà mescolata con la classica influenza stagionale con sintomi molto simili. Sarà difficile distinguerle se non con esami specifici, che però non hanno motivo (specie economico) di essere fatti.

Detto questo, si intuisce che non c’è bisogno di correre a vaccinarsi, dato che quando si potrà farlo sarà probabilmente tardi e forse il vaccino non sarà molto efficace.

Allora perchè si parla tanto di vaccinazione?

Proprio per quella funzione sociale dei vaccini: limitare la diffusione e/o, in particolare nel nostro caso, limitare il numero contemporaneo di ammalati appartenenti tutti a categorie particolari, affinchè, a causa delle assenze per malattia, non vengano a mancare alcuni servizi essenziali (sanità, polizia, vigili del fuoco, strutture amministrative, personale scolastico). Ecco quindi la validità comunque della vaccinazione anticipata per queste categorie.

Prevenzione

Ecco, finalmente, da un po’ cominciano per fortuna anche a parlare di prevenzione e igiene, al di là dei vaccini. Queste sono informazioni utili, non la solita caccia ai fantasmi o alle streghe. Proprio perchè ci si deve preoccupare del diffondersi del contagio, senza spaventare/spaventarsi della malattia in sè! Se la si prende ci si cura! Discorso a parte va fatto ovviamente per i soggetti a rischio, persone predisposte, soggetti più vulnerabili etc..

Precisazione: guardare i numeri e le statistiche può facilmente portare ad idee errate (in un senso e nell’altro).

Lasciando comunque stare i numeri di casi registrati, vorrei sottolineare che il vaccino vs meningite è molto più specifico ed efficace rispetto a quello dell’influenza, proprio per la diversa tipologia di agente eziologico, per i diversi numeri di mutazioni e quindi di sottotipi.

Quindi, se io penso di vaccinarmi, lo faccio prima di tutto contro la meningite, l’epatite B e altre malattie (sia per la gravità sia per l’efficacia altissima del vaccino)… poi semmai penserò all’influenza

P.S. La cosa che può far sorridere (per esser buoni) è che per le vaccinazioni infantili “importanti” (e pienamente efficaci) contro polio, tetano, difterite etc… ci sono gruppi e/o “sette salutistiche” che si battono con campagne contro vaccini e multinazionali del farmaco… poi quando si entra nel panico perchè c’è una “contagiosa novità”… via di corsa a vaccinarsi tutti, cani, gatti e bambole comprese… con un vaccino la cui efficacia mafari è tutta da dimostrare… negli USA nei campus universitari in questi giorni c’e’ un gran tendone dove ci si ferma andando o tornando dal lavoro per farsi vaccinare a gratis (su base volontaria). E lo fanno quasi tutti!

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