Doping è pensiero

 

[foto archivio GdV]

Rissa ai giochi studenteschi – I genitori picchiano un professore … questo titola il Giornale di Vicenza di domenica 23.03.2014

Non conosco chiaramente i dettagli, ma temo di non sbagliare (purtroppo) dicendo che anche da qui parte quello “sport del doping” che non è solo sostanza proibita: doping è modo di pensare, concezione distorta di tifo, visione ancor più distorta di giustizia, malcostume del “faidate”, alcun senso di rispetto dei ruoli, disonestà “amatoriale” (… perché, tanto, non è per vincere, si tratta solo di una goliardata), senso errato di sportività rapportata all’età, dove l’aspetto ludico non trova spazio tra l’agonismo esasperato.

Ed esattamente questi sono gli “adulti significativi” di cui parla Donati!

Aggiornamento del giorno dopo:

I genitori dichiarano: “… chiameremo Barbara D’Urso”
Ed ecco, allora, anche il bisogno di essere performanti, l’apparire piuttosto che l’essere, il successo, pubblicità… non la giustizia ordinaria. Ruoli, valori…

A riprova di quel che dicevo: adulti veramente “significativi”!

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3 risposte a Doping è pensiero

  1. Enrico VIVIAN scrive:

    Alessandro DONATI giovedì 03/04 a Thiene, Auditorium FONATO

  2. Fabio Vomiero scrive:

    Sono d’accordo Siro. Certo questo è un episodio, ma di episodi simili oramai se ne sentono e se ne vedono tanti. Purtroppo, e temo anch’io di non sbagliare, la società che avanza sempre più velocemente verso il nichilismo, ha già plasmato una generazione di genitori “geneticamente” poco preparati a svolgere la loro funzione educativa. E inconsapevoli della loro inadeguatezza se la prendono sempre con gli altri: scuola, educatori sportivi, istituzioni varie. La cosa grave è che poi i risultati di questo circuito vizioso, purtroppo, si vedono anche tra i ragazzi spesso del tutto impreparati a sostenere un approccio equilibrato con le varie difficoltà o opportunità che la vita stessa prima o poi inevitabilmente impone e che volendo, anche il nostro amato Darwin ci ricorda.

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